Mandiamo truppe all’estero esponendo i soldati e mille rischi, ma possiamo in tutta coscienza affermare di riuscire a controllare il nostro territorio? Chi ha letto Gomorra o ha visto il film (che tra l’altro RaiTre ha trasmesso venerdì sera) si può rendere conto che zone del paese, alcune a poco più di cento chilometri da Roma, vivono un feroce medioevo di barbarie e violenza, dove il cittadino onesto è senza difese e senza dignità, zone che sembrano più lontane dalla civiltà (senso civico) e dalla democrazia dell’Africa nera o del nazismo di Hitler. Non entro nelle altre questioni: barzellette o quartierini offshore con tutto quello che si trascinano dietro. Mi limito a concludere con input positivi (o quasi).
Lo slogan della manifestazione: svegliati Italia!
L’intervento dell’ottimo Rodotà, che si rammarica della memoria (tragicamente) corta degli Italiani e invita tutti a fare un passo indietro, cioè a rinunciare a piccoli o grandi privilegi, per cambiare il paese.
E il sorprendente storico inglese Paul Ginsborg che in un periodo di grande, disperata fuga di cervelli, si dice fiero di essere diventato cittadino italiano.
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