martedì 24 marzo 2009

Le tigri di Ligabue



Le tigri di Ligabue si avventano contro di te, fameliche, feroci, spietate. Appena un istante prima, agitando il fuoco rovente delle loro fauci immense e assassine, mentre già aprivano con astuta arroganza la corona dei denti aguzzi e immacolati, ti avevano catturato in un’ipnosi senza vie di fuga.
Non puoi che restare immobile, cristallizzato come loro nell’impeto della caccia che le ha trasformate in una torsione spasmodica di dolore oscuro, serpeggiante nel tripudio di righe infinite che si stagliano dal manto, ancora e ancora e ancora, fino a raggiungere la lunga coda da mammifero-scorpione, ritorta in avanti ad ammonire l’incauto che ha osato guardare, che ha osato avvicinarsi.
L’atmosfera si satura di colore e di forme ubriache, la stanza inizia a ruotare, la vista si annebbia, la paura acquista consistenza di tela, le gambe sembrano non reggere. L’intero universo è risucchiato nel vortice che congiunge il quadro ai tuoi occhi e i tuoi occhi al quadro.
E bevi la follia, ammiccante dalle palpebre socchiuse della belva, da quelle pupille più umane dell’umano, dalle zampe-braccia protese, dalle mani-artigli affilate, dalle vibrisse sollevate a ventaglio. La senti insinuarsi nel tuo respiro di visitatore ormai preda, giù, fino alla gola, e avanti, fino ai polmoni, e ancora più a fondo, fino al cuore.
Il dipinto urla la follia e la bellezza, trapassandoti la mente come uno shock da alta tensione e gettandoti in un mondo dove non troverai più parole, né ragionamenti, né riflessione.
Potrai anche riuscire a staccartene, se ne avrai la forza. Ma sei, ormai e per sempre, perduto.


Ho potuto ammirare in questi giorni a Siena, in una delle sezioni della mostra “Arte, genio, follia”, alcuni dipinti originali di Antonio Ligabue. L’emozione che queste tele mi hanno suscitato è stata, come si può intuire, straordinariamente profonda e intensa.

1 commento:

Unknown ha detto...

Cercavo in rete parole che potessero raccontare ciò che l'esperienza della visione diretta di questi quadri ti regala, Le ho trovate nel tuo blog. Complimenti!
Max