sabato 16 ottobre 2010

La meraviglia dell'indifferenza

Due fatti tragici di pochi giorni fa: a Milano un tassista investe un cocker che non è riuscito ad evitare, esce per giustificarsi, viene linciato e versa in gravi condizioni; a Roma, a seguito di un banale diverbio, un ragazzo colpisce una donna con un pugno che avrà esiti fatali.
Ho visto in tv politici invitati a commentare questi fatti, lamentarsi dell’indifferenza, della scarsa solidarietà, della mancanza di senso civico da parte dei cittadini, tirando in ballo anche le agenzie educative che non svolgono bene il loro compito. Hanno però dimenticato di commentare anche l’esempio che viene dall’alto. Che dire dell’indifferenza nei confronti di precari e disoccupati che, anzi, vengono presentati come colpevoli perché non in grado di guadagnare e consumare? Dell’indifferenza nei confronti di chi pur incassando uno stipendio medio-basso non è in condizione di comprare o affittare una casa a causa della “bolla immobiliare”… Lavoro e casa, diritti fondamentali in ogni paese civile, che vengono bellamente ignorati a tutto vantaggio di chi diventa sempre più ricco speculandoci sopra. E ancora, con quale coraggio si tirano in ballo le agenzie educative, visto il trattamento riservato alla scuola pubblica ridotta al collasso dall’accanimento dei tagli, della burocrazia, del cambiamento continuo dei programmi, e che, tra l’altro, è anch’essa vittima dell’indifferenza dello Stato nei confronti del disagio di alunni, docenti, genitori. Per non parlare delle paure indotte dai mass-media che generano insicurezza e diffidenza, dello spettro dei clandestini, di aviarie e mucche pazze, delle amplificazioni morbose di episodi delittuosi che si prestano a fare audience... Alla luce di tutto questo e di tanto altro, se fossi un politico (specie selegato alla compagine governativa) non penso che farei una bella figura a meravigliarmi o a stigmatizzare l’indifferenza o la paura del comune cittadino.

Nessun commento: